Gli anziani non dormono meno. Hanno una qualità del sonno peggiore. Per un diverso concetto luce/buio, per patologie legate all'età, per il ricorso a farmaci. Spesso si sente affermare che gli anziani dormono meno, si svegliano presto, hanno insomma modificato nel tempo il loro orologio biologico. E circa il 30% di essi lamenta disturbi del sonno. In realtà, questa opinione comune è stata sfatata da uno studio condotto su 700 persone over 65 anni. Che ha dimostrato come questo non sia vero. Quello che accade nell'anziano è che negli anni viene meno la qualità complessiva del sonno. Significa che nel corso della notte cresce la quantità dei risvegli notturni, anche di pochi secondi - che poi non vengono ricordati al risveglio - minando la qualità del riposo. A ridursi sono, dunque, le fasi Rem e di sonno profondo. Non si dorme meno ma si dorme male.
(Fonte: tratto dall'articolo)