Anziani attivi e protagonisti del loro tempo e della vita sociale, anche nell’età della pensione. E’ questo l’obiettivo della futura legge veneta per l’invecchiamento attivo, alla quale sta lavorando l’assessorato ai servizi sociali della Regione Veneto, coinvolgendo le Ulss, i comuni, le cooperative sociali, la conferenza regionale e i centri servizi del volontariato, le organizzazioni sindacali e quelle del terzo settore e porrà le basi per la nuova iniziativa legislativa, nell’ambito del progetto europeo “Active ageing going local”. Il Veneto, infatti, insieme alle regioni Puglia e Marche, è stato selezionato come partner italiano nell’iniziativa Ue che promuove e finanzia ‘buone pratiche’ per il protagonismo degli anziani.
La legge regionale - ha anticipato l'assessore regionale ai servizi sociali - "intende promuovere e valorizzare esperienze di solidarietà tra generazioni e forme di invecchiamento attivo, dai corsi di formazione su come affrontare la terza età della vita alla valorizzazione anche occupazionale degli anziani, da forme organizzate di solidarietà e di buon vicinato, a esperienze di vita indipendente e di promozione del benessere psicologico e della vita di relazione. Andare in pensione non significa diventare inattivi e in un Veneto dove si allungano le aspettative di vita, dove un abitante su 5 ha ormai concluso la propria vita lavorativa, non è pensabile rinunciare al contributo di partecipazione, esperienze, vitalità e competenze delle persone anziane".
(Fonte: tratto dall'articolo)