Il Consiglio regionale toscano ha approvato la nuova legge sul Terzo Settore. La Toscana diventa così la prima regione italiana ad applicare quanto previsto dalla legge nazionale sul Terzo Settore che intende rendere sistematica la collaborazione tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore attraverso una co-progettazione e co-programmazione.
Se, infatti, fino a ieri era necessaria una gara d’appalto per affidare la gestione di un servizio sociale, con questa nuova legge il risultato del servizio sarà affidato ad una co-progettazione, in altre parole a un incontro collegiale a cui parteciperanno tutte le realtà del Terzo settore che si occupano di quella determinata tematica.
Ciascuna di esse metterà sul tavolo le proprie competenze e le proprie capacità, dopodiché sarà l’amministrazione a scegliere a chi affidare il servizio in questione.
La legge istituisce inoltre la “Consulta regionale del Terzo settore” quale organo preposto ad esprimere pareri e formulare proposte alla Giunta regionale nonché a promuovere, in accordo con quest'ultima, occasioni di confronto e consultazione, anche su specifiche tematiche, con gli enti del Terzo settore.
La legge prevede inoltre che la Regione e le sue aziende, come pure gli enti locali singoli o associati, possano stabilire diverse agevolazioni a favore degli enti del Terzo settore e delle altre formazioni sociali, quali, tra gli altri, la concessione in comodato, per un massimo di trenta anni, di beni mobili ed immobili di loro proprietà, non utilizzati per fini istituzionali, ad eccezione delle imprese sociali, per lo svolgimento delle loro attività di interesse generale.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)