Il dosaggio della caffeina nel sangue potrebbe svelare la malattia di Parkinson. Sembra infatti che bassi livelli di questo elemento predispongano alla malattia, indipendentemente però dal consumo della caffeina, e quindi con il numero di caffè assunti in una giornata. A sostenerlo alcuni ricercatori dell’Università di Juntendo, Tokio. “Per qualche motivo misterioso, in fase precoce il Parkinson è caratterizzato da alterazioni (al momento ignote) del metabolismo della caffeina. In futuro con un prelievo di sangue si potrebbe contribuire alla diagnosi precoce della malattia”, dichiara Shinji Saiki, responsabile dello studio. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Neurology.
(Fonte: tratto dall'articolo)