Il modo più semplice di fare testamento è quello di scriverlo di proprio pugno: si chiama testamento olografo. In questo modo di esprimere le proprie volontà non c'è un notaio a garantire la volontà del testatore. Tuttavia la Cassazione (con sentenza n° 505 del 2017) ha di recente annullato un testamento olografo vergato da un anziano con l'aiuto di un amico. Il testatore soffriva di un tremolio alle mani che rendeva poco chiara la scrittura. L'amico ha sorretto la mano destra dell'anziano per tenerla ferma mentre scriveva ma la Cassazione ha ritenuto che ciò facesse venir meno il requisito della personalità della scrittura. In pratica è divenuto irrilevante che le disposizioni del testamento corrispondessero alla effettiva volontà del testatore. Nel testamento olografo non si può prescindere dal rispetto rigoroso della forma. In passato non tutta la giurisprudenza era uniforme in tal senso.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)