A 2 anni dall’entrata in vigore della legge 2019, neanche un italiano su 100 ha sottoscritto le disposizioni anticipata Dat. La maggioranza vive in Lombardia, è donna, non credente, tra i 26 e i 40 anni.
Pochi italiani conoscono la legge, ma proprio perché questa non è un obbligo, vive solo se le persone sono informate. Finora c’è stata grossa confusione, ma la situazione si è sbloccata con il decreto firmato il 10 dicembre dal ministro della Salute Roberto Speranza. I Dat possono essere depositati presso i Comuni, i notai, le Associazioni accreditate e le Regioni.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)