Dal Rapporto Meridiano Sanità della Fondazione Ambrosetti (id: 21543) si evince che, per la prima volta in dieci anni, nel 2015, è diminuita la speranza di vita alla nascita. Per le donne si registra una diminuzione di 0,3 anni, mentre per gli uomini un calo di 0,2 anni. Le donne hanno comunque un’aspettativa di vita superiore di 4,6 anni rispetto agli uomini. Anche il tasso di mortalità ha invertito la tendenza rispetto al passato e, nel 2015, è tornato a crescere arrivando a 10,7 decessi per 1000 abitanti; il più alto valore rilevato dal secondo dopoguerra in poi. Il tassodi mortalità registrato in Italia nel 2015 è più basso di quello registrato in Germania (11,4 morti per 1.000 abitanti, e superiore a quello registrato in Regno Unito(9,3 morti per 1.000 abitanti) e Francia (9 morti per 1.000 abitanti). La componente demografica non può essere l’unica spiegazione di quanto accaduto.Infatti il numero di abitanti, l’età mediana della popolazione, la quota di over 65 e l’old age dependency ratio (indicatore del rapporto tra numero di over 65 e popolazione in età attiva cioè fra 15 e 64 anni) , sono aumentati in tutti i Paesi analizzati, anche se con un’intensità maggiore in Italia. Età mediana della popolazione, quota di over 65 e old age dependency ratio vedono Italia e Germania pressoché allineate.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)