Dal Rapporto Meridiano Sanità della Fondazione Ambrosetti estrapoliamo alcune comparazioni sui dati relativi all’ aspettativa di vita in Europa con il dettaglio relativo all’evoluzione dell’aspettativa di vita in buona salute. In Europa, l’aspettativa di vita alla nascita è molto elevata e pari a circa 80 anni; l’Italia, insieme alla Spagna, è il Paese con l’aspettativa maggiore, pari a 83,2 anni. Nel nostro Paese, mentre il 75% della vita degli individui è trascorso in buona salute, quasi 21 anni sono invece trascorsi in non buona salute. I Paesi con il maggior numero di anni trascorsi in non buona salute sono la Germania (24,7 anni), il Portogallo (24,6 anni), Austria (23,9 anni) e Finlandia (23,2 anni). Con riferimento all’ aspettativa di vita in buona salute la Svezia nel 2014 ha registrato il risultato migliore, con una aspettativa di vita in buona salute pari a 73,6 anni, seguita dall’ Irlanda (66,9 anni). All’ultimo posto dei Paesi considerati,si trovano invece Portogallo (56,8 anni) e Germania (56,5 anni), con un’aspettativa di vita in buona salute ancora in diminuzione da due anni a questa parte (era pari a 57,4 anni nel 2013). L’Italia con un’aspettativa di vita in buona salute pari a 62,4 anni in crescita rispetto al 2013 ( 61,4) si colloca leggermente al di sotto della media europea pari a 62,5 anni. Un fattore molto preoccupante per il nostro Paese è la diminuzione, negli anni, dell’aspettativa di vita in buona salute. Se nel 2005 su una vita media pari a 80,9 anni, 13,7 erano trascorsi in non buona salute, nel 2014, su una vita media più lunga pari a 83,2 anni, ben 20,8 sono stati vissuti in non buona salute. Questa evidenza non si è però manifestata in tutti i Paesi europei: ad esempio in Svezia a fronte di un aumento dell’aspettativa di vita alla nascita passata da 80,7 a 82,3 anni, l’aspettativa di vita in buona salute è contestualmente aumentata passando da 63,8 a 73,6 anni.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)