“Non ci può essere discriminazione legata all’età”.
Questo il messaggio lanciato dalle associazioni e dai sindacati spagnoli che rappresentano la categoria degli over 65. Il Governo viene sollecitato a stabilire per la ripartenza criteri non legati all’ageismo e pertanto a non prolungare l’isolamento delle persone anziane senza patologie acute, oltre quanto viene disposto per il resto della cittadinanza.
Ogni decisione presa raggruppando le persone secondo il criterio dell’età, affermano, va contro la direzione delle politiche sociali.
“Il grande errore è selezionare le persone per età, in quanto ormai si parla di età cronologica, età biologica e età clinica. Tutte ben distinte e raramente coincidenti tra loro”, spiega Juan Manuel Martínez Gómez presidente del CEOMA, la confederazione spagnola che riunisce le associazioni di anziani.
E ribadisce che è la situazione clinica, non l’età il fattore discriminante per poter uscire dal confinamento.
“Bisogna educare la sanità alla socialità", conclude, affermando inoltre che il 20% degli anziani vivono soli , ovvero quasi 2 milioni di persone.
Il confinamento, con la conseguente solitudine, impone a costoro problema psicologici e cognitivi importanti.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)