Da un’indagine di Gfk Italia risulta che sono circa 1,3 milioni le persone over 50 che hanno già fatto, o sono orientati a fare, un lascito solidale, a cui si possono aggiungere un altro 8% che sono disponibili a prendere in considerazione l’idea.
Sono quindi in totale 3 milioni di individui, mezzo milione in più rispetto al 2016. Dopo anni in cui la cultura italiana era ostile a questo tipo di sostegno per le associazioni, il cambiamento culturale permette a diverse realtà di proporre delle campagne di comunicazione sull’argomento.
Due anni fa la Lega del Filo d’Oro, poi anche l’Unicef e Action Aid hanno organizzato incontri e dato informazioni ad un pubblico sempre più ampio. L’80% degli interessati è donna: in parte per maggiore sensibilità, in parte perché le donne vivono mediamente di più degli uomini, inoltre l’85% decidono di lasciare a più organizzazioni.
Da uno studio dell’Osservatorio della Fondazione Cariplo risulta che il valore potenziale dei lasciti solidali nei prossimi anni per il non profit oscilla fra gli 11,72 e i 16,48 miliardi di euro entro il 2020, fra i 54,77 e i 76,56 entro il 2025 e fra i 100,56 e i 129,2 entro il 2030. L’obiettivo principale del Comitato Testamento Solidale, formato da grandi realtà del Terzo settore è di sensibilizzare sul tema, considerando i cambiamenti sociali in atto, come ad esempio il minor numero di figli per famiglia e l’idea di lasciare qualcosa agli altri.
Il 12 settembre, per la “Giornata internazionale del lascito solidale” che si festeggia il giorno dopo, si terrà alla Casa del Cinema di Roma un evento nazionale intitolato «Testamento solidale. Quando i grandi progetti non hanno età». Il 13 settembre invece in 60 città, insieme al Consiglio Nazionale del Notariato, si svolgerà l’Open Day Solidale: dalle 16 alle 19, nelle sedi dei consigli notarili, i notai forniranno gratuitamente le informazioni su come si fa un testamento solidale.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)