Il ministro della Salute ha allo studio tre ipotesi per modificare il sistema dei ticket sanitari (3 mld di euro sul fondo sanitario di 113 mld):
- annullare le detrazioni del 19% per farmaci e spese mediche oltre una certa soglia di reddito oppure di individuare una franchigia in base al reddito, superata la quale le prestazioni sarebbero a pagamento;
- rivedere le soglie di esenzione (valore 8 miliardi di euro) spostandole verso le fasce più deboli, i poveri e gli anziani. Oggi sono esenti dai ticket su pronto soccorso e prestazioni specialistiche gli anziani con oltre 65 anni e un reddito non superiore a 35 mila euro (che dovrebbe diminuire), i disoccupati e i loro familiari a carico con un reddito non superiore a 8.500 euro (che dovrebbe crescere), i titolari di pensione sociale e i pensionati al minimo oltre i 60 anni;
- rivedere la spesa sanitaria affidandone la responsabilità alle regioni, che già amministrano autonomamente il ticket sulla spesa farmaceutica, sulle prestazioni specialistiche e sugli accessi al pronto soccorso.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)