In Giappone, la sindrome “hikikomori” (persone che si chiudono in casa per anni senza avere contatti con l’esterno) è in crescita soprattutto nelle fasce di popolazione di mezza età. I media nipponici hanno diffuso la notizia che il governo di Tokyo ha deciso, per il 2018, di lanciare una campagna per mapparne i casi nel Paese. La ricerca inizierà ad aprile e punta a capire quale sia il numero degli “hikikomori” presenti nel Paese. Il focus riguarderà la fascia d’età tra i 40 e i 59 anni. Nel 2010 erano state individuate 696.000 persone rimaste rinchiuse in casa da almeno sei mesi. Dopo cinque anni, i casi erano diminuiti (541.000) ma era in forte crescita il numero dei soggetti rimasti isolati per sette anni o più. Nello stesso periodo, gli “hikikomori” sono passati ad essere dal 16,9% al 34,7% del campione. Diminuiscono di numero ma aumenta il numero di anni trascorsi in isolamento; le persone affette da questa patologia invecchiano e soprattutto, per il loro sostentamento, dipendono da genitori e familiari sempre più anziani.
(Fonte: www.askanews.it)