Le donne italiane che lavorano come colf e badanti sono più che raddoppiate in meno di dieci anni. Continuiamo a farci aiutare nei lavori domestici e nell’assistenza agli anziani da personale dell’est (era arrivato fino al 74 per cento del totale, adesso siamo al 60 per cento), e asiatico (7,5 per cento), ma la vera novità sottolineata dalla ricerca annuale della Fondazione Leone Moressa è il ritorno delle italiane.
È un segnale di quanto sia energica la resilenza degli italiani, la loro capacità di adattarsi alle scosse continue della Grande Crisi. Secondo Assindatcolf le lavoratrici in nero sono il 53 per cento del totale e ciò significa che il lavoro domestico, colf o badante che sia, si sta allineando sempre più ai parametri della gig economy, l’economia dei lavoretti. Quelli pagati spesso in nero, con tariffe sempre più basse e senza coperture assicurative e previdenziali.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)