L'obiettivo è promuovere sani stili di vita in grado di migliorare la salute degli anziani. La popolazione anziana verrà inoltre sensibilizzata sull'importanza delle vaccinazioni antinfluenzali e della cultura del volontariato in genere. Altro punto importante dell'accordo sarà favorire gli scambi intergenerazionali. Un accordo che ha a che fare con lo sviluppo della consapevolezza nelle scelte di salute, sia a livello individuale che di comunità, puntando sul radicamento dei principi di una sana alimentazione, di un'attività fisica costante, di attenzione al fumo e al consumo di alcol. In Toscana vivono quasi un milione di ultrasessantacinquenni di cui più di mille ultracentenari (in grande maggioranza donne). La maggior parte di loro sono attivi e rappresentano una risorsa per la società, ma molti altri sono in condizioni di salute tali da richiedere cure e assistenza. Con il programma di invecchiamento attivo previsto nell'ambito del Piano Regionale per la prevenzione 2014-2018 (che ottempera alle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nel programma Salute 2020) si possono migliorare le condizioni di salute e di autosufficienza degli anziani.
La rilevanza dell'accordo, sottolineano i responsabili di Auser Toscana, Anci e Federsanità, è quella di costituire con le Usl un sistema a rete tra istituzioni e volontariato che, agendo sulla comunità e valorizzandone le risorse, può attivare un processo di cambiamento nei comportamenti e negli stili di vita della popolazione anziana. Al fine di facilitare l'integrazione delle azioni sul territorio, sono previsti laboratori di formazione in collaborazione con le Aziende Usl.
(Sintesi redatta da: Antonella Carrino)