Si consolida nel 2015 il trend depressivo dei toscani, insoddisfatti della qualità della propria vita, con scarsa fiducia nel futuro e poco assistiti, se anziani. Ce lo dice l’Istat. Il Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile in Italia (Bes 2015) evidenzia, per la Toscana, varie criticità riguardo all’ ambito salute, benessere soggettivo e assistenza agli anziani. Attraverso l’analisi di un ampio numero di indicatori, prova a descrivere l’insieme degli aspetti che concorrono alla qualità della vita delle persone. In questa ultima edizione, fra l’altro, si registra un peggioramento del benessere psicologico (specie nelle donne) in Italia ed in particolare in Toscana. L’indicatore Mcs (Mental Component Summary), selezionato dall’ Istat, fa riferimento a un indice di salute percepita; bassi livelli dell’ Mcs indicano: ‘frequente disagio psicologico; importante disabilità sociale e personale dovuta a problemi emotivi; salute giudicata scadente’. In Toscana i livelli sono preoccupanti ed è per questo che, in questa regione, si registra un alto consumo di farmaci antidepressivi . Prova ne è che, anche la fiducia nel futuro, espressa dall’ indicatore: ‘soddisfazione per la propria vita’, che rappresenta di per sé una sintesi del livello di benessere di un individuo, in Toscana è più bassa della media nazionale (vedi Bes 2015, dominio Benessere Soggettivo, pp. 208-209). Per ciò che concerne l’ assistenza sanitaria, nel Bes 2015 è riconfermata la tendenza all’ aumento della mortalità per demenze e per malattie del sistema nervoso tra gli anziani, che comporta ovviamente un elevato carico assistenziale da parte delle famiglie. In carenza di strutture adeguate e di assistenza domiciliare, anche questo può riflettersi negativamente sulla qualità della vita, non solo dei malati ma anche dei loro familiari. E’ proprio il caso della Toscana. Lo mostrano chiaramente i bassi livelli degli indicatori che riguardano la scarsità di ‘posti letto nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio sanitari in Toscana’ e la bassa percentuale di ‘anziani trattati in assistenza domiciliare integrata’ (vedi dominio Qualità dei servizi del Bes 2015, pp. 294-295). A conferma di ciò basta confrontare i 13 posti letto ogni mille abitanti della Provincia autonoma di Trento con i 5 posti letto per mille abitanti della Toscana (per il primo indicatore) ed i 12 anziani assistiti a domicilio ogni 100 dell’Emilia Romagna contro i 2 anziani assistiti a domicilio ogni 100 della Toscana, per il secondo indicatore.
(Fonte: tratto dall'articolo)