Dalla prima indagine demoscopica sulla popolazione toscana svolta da Sociometrica per conto di Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) emerge che il 66% dei toscani conosce il volontariato o perché l’ha fatto personalmente (15,3 %) o perché conosce persone che lo hanno fatto (51,1 %).
Il dato quantitativo che scaturisce dall'indagine stima in 450.000 le persone impegnate nel volontariato. Tra coloro che non hanno mai fatto volontariato, si stima che ben 200.000 persone vorrebbero farlo, tempo e circostanze permettendo. In questo caso più che i brand nazionali e internazionali preferirebbero scegliere le associazioni locali, segno che i rapporti di prossimità incidono sul fenomeno.
Oggetto principale dell’indagine è capire cosa sanno e cosa pensano i toscani del volontariato e dei volontari. Quanto ai destinatari di questo tipo di attività la categoria che, secondo gli intervistati, merita più attenzione è quella degli anziani (49,1%), seguono i malati (35,1%), i disabili (34,8%), i poveri (32,6%), gli homeless (20,9%), gli immigrati (11,2%), tossicodipendenti (4,6%).
Pur considerando fondamentale l'apporto della società civile più di 7 toscani su 10 (74%) ritengono che l'impegno prioritario per il Welfare debba essere dello Stato.
Per Federico Gelli, presidente di Cesvot, “i dati che emergono ci parlano di una società matura ed altruista, che pratica solidarietà e che rispetta e apprezza chi si dedica agli altri, all’ambiente ed ai beni comuni in genere. È una popolazione che ritiene giusto che i cittadini facciano la loro parte, insieme alle istituzioni pubbliche, per migliorare la qualità della vita di tutti, in primis delle persone più deboli. Insomma un patrimonio di valori, di pratiche e di disponibilità che supera ogni più rosea aspettativa".
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)