Ci sono ex insegnanti, oppure ingegneri in pensione, tra di loro anche ex dirigenti di azienda. Molto spesso hanno una casa di proprietà, ma vivono una condizione di isolamento a volte sconosciuta ai servizi territoriali. È il “barbonismo domestico”, un fenomeno a cui sul territorio romano ha lavorato il "Progetto X", i cui risultati sono stati presentati presso la sede della Regione Lazio.
Secondo i responsabili del progetto, si tratta di un fenomeno crescente che vede “situazioni, individuali o familiari, spesso sconosciute ai servizi territoriali, che versano in condizione di pieno isolamento e scarsa igiene dell’appartamento, non di rado utilizzato come rifugio e come magazzino per ogni genere di materiale”.
Dai dati raccolti emerge un profilo piuttosto variegato delle persone seguite. A quanto emerge dai dati statistici c’è una buona percentuale di soggetti che sono proprietari di casa, o sono in affitto o risiedono nelle cosiddette case popolari. Non mancano persone benestanti. Secondo l’esperienza condotta sul campo dagli operatori, le persone seguite dal progetto X sono in egual misura donne e uomini. Solo una piccola parte di loro sono stranieri, mentre per quanto riguarda le fasce d’età si va dai 50 agli 80 anni, nella maggior parte dei casi, con una buona fetta di 50-60enni(sono 14 su 39) e non mancano anche alcuni casi tra i 30 e i 40 anni. Più della metà di loro godono di una pensione da lavoro o sociale, mentre meno della metà ha una pensione di invalidità o d’accompagno.
Una “realtà sommersa” nascosta dietro una porta chiusa che non sfugge ai condomini o agli amministratori di condominio. Sono proprio loro, spesso, a fare delle segnalazioni che nella maggior parte dei casi arrivano sempre quando la situazione è ormai al limite.
(Fonte: tratto dall'articolo)