Secondo i dati Eurostat in Italia lavora circa il 46% dei cittadini di età compresa tra 55 e 64 anni. Ma nel mondo del lavoro in Italia un 60enne non è desiderabile per vari motivi: produttività che decresce mentre il costo/ reddito da lavoro cresce, esperienza analogica in un mondo digitale, scarsa attitudine a parlare le lingue. Ci si trova così troppo vecchi per lavorare e troppo giovani per andare in pensione. Esiste una forma di pensione vitalizia che non è strettamente legata all’età pensionistica di legge e che consente di scegliere la data di inizio della propria rendita pensionistica, la polizza di rendita che garantisce dalla data prescelta un vitalizio periodico. È un prodotto assicurativo che è tornato in auge proprio perché consente di anticipare l’erogazione di una rendita rispetto al tempo della pensione. Purtroppo però ultimamente le polizze in questione vengano proposte, anche da grandi compagnie assicurative, non per dare pensioni da 55-60 anni, ma a partire dai 70 anni di età. Ciò in aperta controtendenza con la funzione della previdenza privata che serve prevalentemente a costituire propri ammortizzatori di sicurezza per gestire situazioni impreviste.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)