L'età media di chi dona gli organi nel nostro Paese è di 62 anni, contro i 50 di circa quindici anni fa. Grazie alla drastica riduzione di decessi nelle fasce di età più giovani dovuta alle misure di protezione rese obbligatorie soprattutto per gli incidenti automobilistici come caschi e cinture di sicurezza, seggiolini per i più piccoli, ecc. ormai la principale causa di morte di uomini e donne ai quali vengono fatti gli espianti è l'ictus, una patologia che colpisce prevalentemente chi è in là con gli anni.
Che l'età dei donatori sia sensibilmente più alta non influisce su trapianti di organi come fegato e reni, ma implica invece un utilizzo sempre più diffuso di cuori artificiali. E' possibile utilizzare donatori sempre più anziani grazie all'uso di macchine che fanno la perfusione, vale a dire fanno entrare nell'organo ossigeno e liquidi analoghi al sangue. E' in questo modo che avviene la cosiddetta "rigenerazione", una tecnica che porta a poter usare il fegato persino di persone novantenni.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)