Da una recente indagine Eurispes risulta che tre italiani su quattro sono favorevoli all'eutanasia.
Pratica tuttora illegale in Italia, è un tema considerato spinoso per la politica, il 75,2% degli intervistati si è espresso favorevolmente, confermando la salita dei consensi negli ultimi cinque anni con la percentuale di si che è quindi salita dal 55,2% del 2015.
I dati sono in linea con la posizione di altri Stati europei. In Francia ad esempio sarà possibile l'eutanasia a domicilio, mediante la somministrazione di sedativi da parte dei medici di base. Salgono anche i dati relativi al testamento biologico, a cui sono favorevoli, con sei punti percentuali in più rispetto al 2019, il 73,8% dei cittadini.
Maggiori aperture si registrano anche nei confronti del suicido assistito, anche se la maggioranza degli italiani è contraria. Aumenteranno sempre più i casi in cui la medicina potrà allungare la vita ai malati terminali. Per questo è importante trovare una normativa adeguata. Ma la classe politica italiana continua a demandare il problema, nonostante l'ultimatum della Corte Costituzionale sulla vicenda di Dj Fabo. Così il 27 luglio sarà il Tribunale di Massa a decidere se ampliare ulteriormente il diritto al suicidio assistito, giudicando la vicenda di Davide Trentini, malato di sclerosi multipla. Trentini ha deciso di morire nell'aprile del 2017, ma, questa la differenza cruciale, non era tenuto in vita da macchinari.
Gli imputati sono Marco Cappato e Mina Welby, che lo accompagnarono in una clinica svizzera per morire e che ora rischiano fino 12 anni di carcere.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)