Chi soffre di Parkinson lo sa bene: il tremore è uno dei sintomi più debilitanti della malattia. Ciò si verifica per la progressiva distruzione di un gruppo di neuroni –quelli che producono il neurotrasmettitore dopamina- implicati nel controllo del movimento. Una delle strategie più diffuse per tamponare il danno è la somministrazione della dopamina mancante. Da tempo però una delle soluzioni terapeutiche che offre maggiori prospettive ai malati di Parkinson è la stimolazione cerebrale profonda. In uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet Neurology, che ha visto il contributo degli scienziati milanesi dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, è stato dimostrato che l’utilizzo di un nuovo impianto (Vercise) ha portato un miglioramento molto significativo nella funzionalità motoria - oltre che nella qualità della vita - dei pazienti affetti dalla malattia.
(Fonte: tratto dall'articolo)