Le ricerche, il vissuto, le svolte determinate nel campo della medicina e della zoologia. La vita di Ilya Ilych Mecnikov, scienziato russo Premio Nobel per la medicina nel 1908, è al centro della rappresentazione teatrale “Una passione viscerale... Alla sorgente della longevità” in programma stasera 18 luglio al Bastione Rotondo del Castello di San Giusto a Trieste (alle 21, a ingresso libero), uno spettacolo a cura della Compagnia La Fa Bù e incluso nel cartellone di Trieste Estate 2017 promosso dal Comune. Il tratto fondamentale della ricerca di Ilya Mecnikov si lega tuttavia agli studi sui processi di invecchiamento, alle alterazioni della flora intestinale, ai rapporti tra salute, alimentazione, prevenzione e l’incedere delle malattie metaboliche. Un precursore insomma, tra l’altro anche citato dallo scrittore Italo Svevo all’interno del saggio “Ottimismo, pessimismo”, scritto del 1903, pochi anni prima della consegna del Nobel, tributo conferito in virtù non solo dei traguardi in campo scientifico ma per la costante sensibilità e attenzione prestata alla forza delle relazioni umane e sociali.
(Fonte: tratto dall'articolo)