Da un nuovo studio, firmato dai ricercatori della Weill Cornell Medicine di New York, emerge che una dieta ricca di sale è associata con un rischio maggiore di insorgenza dell'Alzheimer. Gli esperti, effettuando alcuni test sui topi, hanno verificato che mangiare cibi troppo salati può influire negativamente sulla funzione cognitiva causando una carenza di ossido nitrico, che è fondamentale per una corretta vascolarizzazione del cervello. Quando i livelli di questa sostanza sono troppo bassi, si possono verificare cambiamenti chimici nella proteina tau, favorendo l’insorgenza della demenza. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature con il titolo "Dietary salt promotes cognitive impairment through tau phosphorylation" .
(Sintesi redatta da: Mamini Marcello)