L’espressione di alcuni geni all’interno della prostata varierebbe in base alla frequenza di eiaculazione e potrebbe essere alla base del minor rischio di tumore alla prostata negli uomini che eiaculano più frequentemente. È quanto sostengono alcuni ricercatori della Boston University. Gli studiosi, coordinati dal prof. Jennifer Rider, hanno analizzato l’espressione genica di oltre 20mila geni del tumore della prostata, e delle porzioni di tessuto normale adiacenti, di 157 uomini con tumore prostatico che avevano preso parte al Professionals Follow-Up Study. Dall’analisi dei dati è emerso che 409 geni sarebbero stati espressi in modo diverso nel tessuto prostatico normale in associazione alla frequenza di eiaculazioni nell’anno precedente.
(Fonte: tratto dall'articolo)