Un nuova cura per il tumore alla prostata potrebbe diminuire i rischi di ipertensione e ridurre i disturbi neurologici e psichici. L’incidenza del tumore della prostata nel corso degli ultimi anni è sensibilmente aumentata. Questo però non deve essere letto come un dato negativo. Infatti, grazie all’aumento della frequenza di esami del PSA, è stato possibile diagnosticare precocemente molti casi, e intervenire prima che la malattia diventasse grave.
Il tumore della prostata è la forma di neoplasia più frequente tra i maschi italiani, con oltre 35.000 nuovi casi ogni anno. Oggi è disponibile un nuovo trattamento che, non solo migliora la sopravvivenza globale e la qualità della vita, ma riduce anche il rischio di ipertensione e disturbi neurologici e psichiatrici, che possono essere associati all’utilizzo di altri farmaci. Si tratta del trattamento con abiraterone acetato, associato a prednisone. Una cura specifica per la forma metastatica in fase precoce e asintomatica.
(Fonte: tratto dall'articolo)