L’invecchiamento è il più importante fattore di rischio per il cancro della prostata: uomini con 50 anni o più sono associati a un rischio maggiore anche se di norma cresce molto lentamente. La maggior parte degli uomini colpiti, che hanno mediamente più di 65 anni, riusciranno a sopravvivere al tumore. Le cause reali del carcinoma prostatico rimangono ancora sconosciute. La famigliarità può avere un certo peso ma un ruolo chiave sembra svolgerlo l’alimentazione: una dieta ricca di grassi, soprattutto saturi come fritti e insaccati e l’eccessivo consumo di carne rossa e latticini (quindi anche di calcio), aumenterebbero l’incidenza della malattia.
(Sintesi redatta da: De Felicis Dario)