Dai dati resi noti dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in occasione di un convegno a Milano dedicato al trattamento del carcinoma del colon-retto, il 25% delle diagnosi di questo tumore avviene tardivamente riducendo moltissimo le possibilità di sopravvivenza. Meno della metà dei soggetti potenzialmente a rischio (cittadini di età compresa fra 50 e 69 anni) si sottopone agli screening preventivi, in particolare alla ricerca del sangue occulto nelle feci, un test che è in grado di ridurre del 20% la mortalità per questo tumore e che può evitare che i sintomi del tumore possano essere confusi con quelli di altre patologie consentendo così un intervento tempestivo.
(Sintesi redatta da: Laura Rondini)