I fumatori a cui è stato diagnosticato un cancro alla prostata hanno un rischio molto più basso di recidiva, di metastasi e di morte se smettono di fumare subito dopo la diagnosi. I ricercatori della Medical University di Vienna hanno monitorato la salute di questi pazienti (fumatori, ex fumatori o mai stati fumatori) per almeno 6 anni, osservando grandi differenze rispetto agli effetti delle terapie: i fumatori avevano infatti un rischio significativamente maggiore di recidiva, di sviluppare nuove metastasi e un rischio maggiore di morire di cancro. "Una diagnosi di tumore, anche se non è fortemente legata al fumo, dovrebbe far capire ai pazienti che devono smettere di fumare", sottolinea Shahrokh Shariat, capo del Dipartimento di Urologia della Medical University di Vienna e primo autore dello studio. "Come medici - aggiunge - dobbiamo essere vigili e sostenere i pazienti nei loro sforzi per smettere di fumare, dal momento che smettere di fumare, sembra essere uno dei pochi fattori di rischio modificabili che ha un'influenza positiva sul risultati".
(Fonte: tratto dall'articolo)