Nasce da una ricerca italiana l’ipotesi di poter controllare senza la classica chemioterapia (dopo un iniziale trattamento) le forme più gravi ed avanzate di tumore del colon-retto, una delle neoplasie più diffuse, soprattutto nella terza età.
Sia chiaro: si tratta solo di uno studio sperimentale, che dovrà essere confermato, ma è un passo avanti importante per contrastare questa patologia che nel 2018, ha fatto registrare in Italia oltre 50mila nuove diagnosi, occupando il secondo posto tra le cinque neoplasie più frequenti.
Lo studio è stato appena pubblicato su Clinical Cancer Research ed è stato condotto dai ricercatori dell’Istituto di Candiolo IRCCS e dall’università di Torino.
(Fonte: tratto dall'articolo)