Intervenire o aspettare. Un dilemma che negli uomini con un tumore della prostata si può presentare più volte durante il percorso di cura. In questo caso riguarda la radioterapia: quando è il momento giusto di farla?
“I nostri risultati suggeriscono che, dopo la chirurgia, i pazienti in cui il tumore è confinato alla prostata, o si è diffuso solo nei tessuti vicini, possano evitare in modo sicuro la radioterapia che invece oggi viene fatta di routine.
Questo trattamento dovrebbe essere offerto solo se compaiono i primi segni di ripresa di malattia (e cioè l’aumento del Psa, l’antigene prostatico specifico, ndr)”, spiega Claire Vale della MRC Clinical Trials Unit presso lo University College London, che ha condotto l’analisi. Presupposto fondamentale - come ricordano gli autori - è che i pazienti siano strettamente seguiti dopo la chirurgia.
(Fonte: tratto dall'articolo)