Un tumore su due colpisce uomini e donne durante la terza età e, con l’invecchiamento generale della popolazione, i casi di cancro fra gli ultra 65enni sono destinati ad aumentare. Grazie ai molto progressi fatti negli ultimi decenni fortunatamente l’età spesso non è più un limite invalicabile per ricevere terapie efficaci, ma quando si devono curare pazienti oncologici anziani servono particolari attenzioni e un confronto serrato fra diversi specialisti. «Negli ultimi anni si è assistito a un incremento esponenziale dell’aspettativa di vita generale – dice Alessandra Iurlo, responsabile dell’Unità di Oncoematologia dell’Anziano da poco istituita alla Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano -. Secondo le stime più recenti, nel corso dei prossimi 40 anni i cambiamenti più rilevanti nella popolazione globale riguarderanno le fasce di età più avanzate e in particolare si ritiene che entro il 2050 la quota di soggetti di età superiore a 65 anni sia destinata a raddoppiare. Inevitabile che l’invecchiamento della popolazione generale abbia quindi un impatto significativo anche sull’incidenza e sul trattamento dei tumori ematologici, che sono patologie tipiche dell’anziano». (Fonte: tratto dall'articolo)