In Italia, ogni anno, sono più di 183mila i tumori diagnosticati in pazienti over 70. A causa della ripetuta esclusione dalle sperimentazioni, i miglioramenti ottenuti in oncologia negli ultimi venti anni hanno riguardato solo marginalmente questa quota della popolazione che pure rappresenta più del 50% dei malati. Occorre garantire loro qualità della cura e qualità di vita. Oggi è possibile accedere a terapie più efficaci e meglio tollerate e soprattutto disporre di nuove tecnologie nelle cure come le nanotecnologie. L’età avanzata non può e non deve essere un fattore che influenza negativamente le possibilità di cura e di sopravvivenza dopo la diagnosi di una neoplasia e non dovrebbe limitare le decisioni dei medici, anche in tumori difficili da trattare come quelli del polmone e del pancreas. Delle prospettive offerte dall'utilizzo delle nanotecnologie si è discusso nel convegno nazionale “Innovazione e nanomedicina al servizio del paziente oncologico anziano” svoltosi a Catania.
(Fonte: tratto dall'articolo)