Le vittime da Coronavirus in Italia erano anziani (quasi tutti over 70), già ricoverati nei vari ospedali con patologie pregresse. E’ molto probabile che il nuovo patogeno ha portato ad un maggiore indebolimento di un organismo già particolarmente fragile a causa di malattie pre-esistenti.
E’ un dato in linea con tutti gli studi epidemiologici che indicano che il rischio di morte aumenta con l’età (per gli over 80 arriva al 14,8%) e, in caso di comorbidità percentuali di rischio variano: +10,5% per i cardiopatici; + 7,3% per i diabetici; +6,3% per chi soffre di malattie respiratorie croniche; + 6% per chi è iperteso; fino a un +5,5% per chi ha un tumore. Non è quindi così facile attribuire la morte al coronavirus, anche perché il virus di per se non è una malattia. Si può infatti averlo in corpo e non presentare nessun sintomo, come è già successo. Infatti nel Nord ne sono stati intercettati parecchi asintomatici e messi in isolamento domiciliare per evitare che contagino altri più fragili.
In casi più rari in cui il coronavirus ha forma particolarmente virulenta, può portare alla morte per grave insufficienza respiratoria anche persone giovani e sane.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)