La disuguaglianza oggi si tramanda anche con i metri quadri delle case. La notizia viene da un gruppo di studiosi del Forum Diseguaglianze Diversità, realtà aggregativa composta da Fondazione Basso, un gruppo di accademici e otto organizzazioni che vanno dalla Caritas a Legambiente. Per la prima volta Salvatore Morelli, allievo di Anthony Barnes Atkinson, antesignano dello studio sulle disuguaglianze, ha analizzato i dati fiscali sulle eredità. Finora si studiavano le disuguaglianze trasferite, di generazione in generazione, attraverso l'indagine sui bilanci delle famiglie. Buona parte di queste ricchezze, ora, sono trasferite sotto forma di patrimoni immobiliari. Dalla analisi di Morelli emerge che, la disuguaglianza di ricchezza fra famiglie, cresce, dal 1995 in poi, molto più in Italia che in Francia e Spagna. Un altro giovane studioso, Francesco Bloise, ha approfondito quanta parte di questa disuguaglianza viene trasferita attraverso i patrimoni alle generazioni più giovani. E' emerso che, soprattutto al Sud, i figli di chi possiede di più avranno di più. Per chi eredita immobili, la probabilità di appartenere ai due quintili (gruppi di reddito equivalente) di ricchezza immobiliare più elevati è del 50%; la stessa possibilità scende al 30% per chi non eredita nulla. I ricercatori stimano che la persistenza della ricchezza italiana sia simile a quella degli Usa.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)