Tanti morti negli istituti per anziani, luoghi che dovrebbero proteggere e che è diventato prigione. Forse non è tanto naturale questo fatto, perché è stata la scelta di concentrare tanti anziani fragili nello stesso luogo che ha permesso tante vittime, come già accadde nel 2003 con i colpi di calore, quando morirono di anziani disidratati negli istituti di tutta Europa.
Bisogna immaginare, nel futuro, di implementare le soluzioni alternative al ricovero, ridisegnando i servizi sociali, promuovendo il monitoraggio da remoto e l’assistenza domiciliare, dando forza al modello delle caregiver a casa, favorendo la coabitazione (il cohousing), costruendo una rete di prossimità e di solidarietà.
Il virus termina il discorso della cultura di "scarto" per cui chi è anziano inizia a morire prima della sua fine fisiologica. Occorre un maggiore sostegno alle famiglie ed ai caregiver per permettere di tenere gli anziani fuori dagli istituti, in un mondo in cui le generazioni sappiano accogliersi a vicenda.
(Sintesi redatta da: Balloni Flavia)