Umbria in ripresa sotto il profilo occupazionale ma la popolazione invecchia; in compenso abbiamo un primato per il livello di diffusione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, e lo si deve al privato.
Questo è quanto emerge da una prima disamina, con occhio regionale, del rapporto Istat del 2016 che sviluppa una riflessione documentata sul presente dell’Italia, utilizzando dati e analisi per descrivere le trasformazioni intervenute nel recente passato e al tempo stesso individuare le prospettive per il futuro e le potenzialità di crescita del Paese.
Analizzando l'indicatore riguardante l’età della popolazione, ci si accorge che l’Umbria “invecchia”. A livello territoriale, nel 2014 era la Liguria la regione con l’incidenza più alta di over 65 sulla popolazione locale, con il 28% di anziani (443.328). Seguivano, sempre con una media superiore a quella nazionale, il Friuli-Venezia Giulia con il 25,1% (308.016) e la Toscana con il 24,8% (929.050), l’Umbria con il 24,6% (220.022) e il Piemonte con il 24,5% (1.082.540).
Al 1° gennaio 2015, l’indice di vecchiaia assume proporzioni notevoli, salendo a quota 157,7% in Italia. La simultanea presenza di una elevata quota di persone di 65 anni e oltre e di una bassa quota di popolazione al di sotto dei 15 anni colloca il nostro Paese tra i più vecchi del mondo.
(Fonte: tratto dall'articolo)