Secondo due studi pubblicati sulla rivista "Annals of Internal Medicine", chi consuma una tazza di caffè da 235 ml al giorno ha un rischio inferiore del 12% di morte da tutte le cause (disturbi cardiaci, cancro, ictus, diabete, problemi respiratori e renali). Per chi consuma tre o più tazze poi la mortalità è più bassa del 18% rispetto ai non bevitori.
Il primo studio è stato coordinato da Marc Gunter, epidemiologo della Iarc (International Agency for Research on Cancer), e ha preso in esame il consumo di caffè di circa 520mila soggetti provenienti da dieci paesi europei: li ha monitorati per 16 anni e ne ha analizzato i decessi e le cause di morte.
Il secondo report è stato invece coordinato da Veronica W. Setiavan della University of Southern California e ha coinvolto 185mila individui tra afroamericani, nippoamericani, latinoamericani e caucasici. Nonostante i campioni di riferimento fossero eterogenei, i risultati sono stati del tutto analoghi allo studio di Gunter.
Il caffè pare che abbia notevoli effetti benefici sul fegato, sull’apparato digerente e in generale un po’ su tutto l’organismo.
(Fonte: tratto dall'articolo)