La prostata, la ghiandola ingrossata infastidisce un italiano adulto su tre dopo i cinquanta anni.
Le nuove tecnologie applicate come la risonanza magnetica ci possono venire incontro al momento della biopsia per ottenere diagnosi precise. Ne parla Giampaolo Bianchi, ordinario di urologia all'università di Modena e Reggio Emilia: "Abbiamo un'apparecchiatura innovativa, la prima in Italia, un ecografo che consente di sovrapporre le immagini della risonanza magnetica aumentando la precisione dell'esame bioptico. Combinando le immagini ecografiche alla risonanza si ottiene una visione tridimensionale, così da ottenere una mappatura 3D, identificando anche i frammenti più piccoli tali da eliminare i cosiddetti falsi negativi. In futuro con la chirurgia robotica potremo arrivare alla terapia focale del tumore alla prostata, rimuovendo le parti malate senza compromettere i tessuti sani".
(Sintesi redatta da: Guido Nardinocchi)