Nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Maggiore di Parma in sette anni sono stati eseguiti ottanta interventi di chiusura dell’auricola sinistra, un’operazione percutanea mininvasiva per i pazienti ad alto rischio cardioembolico e affetti da fibrillazione atriale, che si configura come un’alternativa alla quotidiana assunzione del Coumadin. "Da circa sette anni operiamo pazienti con questa procedura - spiega il responsabile della cardiologia interventistica, Luigi Vignali " chiudendo l’auricola con un sistema percutaneo mininvasivo (da una vena dell’inguine si arriva al cuore con un catetere) si riduce il rischio cardioembolico come con una terapia anticoagulante».
(Fonte: tratto dall'articolo)