La fibrillazione atriale, tra le più comuni aritmie cardiache, risulta essere un potenziale meccanismo legato alla sviluppo della demenza e del declino cognitivo. Un modello matematico elaborato con le competenze integrate di fluidodinamica e cardiologia è alla base dello studio pubblicato dal gruppo di ricerca interdisciplinare formato da ricercatori del Politecnico di Torino (Luca Ridolfi, Dipartimento di ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture - DIATI, e Stefania Scarsoglio, Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale - DIMEAS) e medici del Dipartimento di Cardiologia della “Città della Salute e della Scienza di Torino” (Fiorenzo Gaita, Matteo Anselmino e Andrea Saglietto). Tale studio ha permesso di indagare alcuni meccanismi che associano la fibrillazione atriale al maggior rischio di demenza e di mettere in evidenza il legame che lega i due eventi.
(Fonte: tratto dall'articolo)