Adriano Barbieri, parrucchiere con quarant’anni di attività alle spalle, ha trasformato il suo salone nel cuore di Barriera di Milano in un piccolo museo con una collezione di oltre 25mila cimeli riguardanti la sua professione. Nel suo negozio (ribattezzato «Il museo del capello»), c’è tra gli altri la rarissima «Croce di Malta», rasoio in argento del 1905 usato dagli ufficiali italiani durante la guerra in Libia, un rasoio dorato di Gabriele D’Annunzio, un rasoio appartenente a Papa Pio IX oltre a quadri ad olio di tutti i santi protettori del mestiere (da Sant’Onofrio a Maria Maddalena). Barbieri, che ha tagliato la prima chioma ad otto anni, va a caccia di lamette, pennelli, insegne e tazze- salva baffi (per non farli sporcare ai clienti che avevano voglia di un drink) principalmente nei mercatini, ma a volte sono i suoi stessi clienti che lo aiutano a recuperare i pezzi mancanti alla sua collezione. Gestisce il suo negozio insieme al figlio Silvio a cui, tra qualche anno, passerà l’attività.
(Sintesi redatta da: Flavia Balloni)