Sarà perchè è un laborioso milanese, ma Ettore Uggeri il mestiere di vivere l'ha preso molto sul serio. Non vuole essere definito un pensionato, ma un uomo nato nel 1921, e che l'età della pensione per lui è coincisa con la consapevolezza di non essere più sotto padrone (come si diceva in gergo), ma di essere Lui diventato padrone del suo tempo. E da lì parte il suo progetto: fare di un depresso giardinetto, dalle parti di corso Buenos Aires a Milano, un affollato luogo di ritrovo fondando gli "Amici delle Bocce di via Morgagni", ora con due campi da gara per bocce e 2 tavoli con panche per giocare a scopone. All'inizio erano pochi, si trovavano per giocare a bocce e fare due chiacchiere portandosi le sedie da casa. Poi, poco per volta, il progetto si allarga, venivano sì per le bocce, ma volevano anche giocare a carte, e dunque si organizzano: sedie e tavolino pieghevole da mettere sotto chiave la sera. Poi, trent'anni fa, interviene il Comune, portando il piccolo giardinetto, già luogo d'incontro di uomini e donne over60, allo stato attuale, "sempre però sotto la gestione di "Ettore Uggeri classe 1921 & Compagnia". Ed è sempre Lui a ribadire che ci ha messo quasi un secolo per essere ciò che è: e ora dei suoi 96 anni non ne ripudia neanche uno e che" si gioca la vecchiaia a bocce, ci va a punto, e la boccia".
(Sintesi redatta da: Ponzi Paola)