Una ricerca effettuata dalla Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs in collaborazione con l’Irccs San Raffaele-Pisana ha messo in luce che tramite un test combinato (prelievo di sangue e elettroencefalogramma) potrebbe presto diventare possibile sapere chi si ammalerà di Alzheimer. Il test ha dimostrato una accuratezza elevata non dando falsi positivi o false diagnosi. Il prelievo di sangue serve per la ricerca di una mutazione legata al rischio di Alzheimer sul gene Apoe. Mentre i segnali dell’elettroencefalogramma sono interpretati con un’analisi matematica che consente di capire come sono connesse tra loro le diverse aree del cervello. Il test è stato sviluppato partendo proprio dall'idea di disporre di una metodica semplice e a basso costo, disponibile su tutto il territorio nazionale e non invasiva (come è, ad esempio, la puntura lombare).
(Sintesi redatta da: Miuccio Angela)