L'evoluzione demografica del paese, tracciata con chiarezza dalle ultime proiezioni statistiche Istat, impone una riflessione strategica sul destino del nostro welfare. Due sono le questioni: la prima riguarda il cambiamento del modello di welfare, la seconda inerisce le politiche sociali su cui investire. Le politiche di potenziamento dei servizi territoriali di base, anche di natura domiciliare, e di assistenza alle persone anziane ammalate o non autosufficienti saranno il cuore degli "affari sociali" dei prossimi decenni. Non si può escludere il settore produttivo e finanziario dalla responsabilità di partecipare alla costruzione di un welfare rinnovato e innovato, su larga scala. La finanza, che ha sempre più bisogno di nuovi spazi di investimento, può evolvere dalla sua natura speculativa verso un modello che abbia lo scopo di generare valore sociale. Prioritaria, in questa attività, è la valutazione dell'impatto sociale. Bisogna provare a valutare il ritorno, in termini di impatto generato nel contesto sociale, per ogni euro investito.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)