I medici italiani della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) hanno affermato che un cane può davvero allungarci la vita. A sostegno di ciò hanno pubblicato una serie di studi scientifici che “certificano” il fattore protettivo di un amico a quattro zampe contro la morte prematura.
Tra i più significativi: “Dog Ownership and Survival” dei tre scienziati Caroline K. Kramer, Sadia Mehmood e Renée S. Suen dell'Università di Toronto (Canada) e dell'Istituto Leadership Sinai Centre for Diabetes.
I ricercatori hanno dimostrato che avere un cane riduce il rischio di mortalità prematura, per tutte le cause, del 24 percento; dato ottenuto revisionando sistematicamente i dati di oltre 4 milioni di persone in ben 70 anni di ricerche sul tema, dagli anni '50 del secolo scorso fino al 2019.
Altro studio: “Dog Ownership and Survival After a Major Cardiovascular Event”, anch'esso pubblicato sull'autorevole rivista scientifica Circulation, nel quale si è indagata l'associazione tra l'avere un cane e il il rischio di morte cardiovascolare. Gli scienziati svedesi dell'Università di Uppsala, guidati dal professor Tove Fall, hanno dimostrato che chi ha avuto un ictus o un infarto, se ha un cane ha migliori capacità di ripresa di chi non lo ha. Tra i partecipanti coinvolti nello studio, uomini e donne di età compresa tra i 40 e gli 85 anni: chi viveva solo e aveva avuto un infarto del miocardio, grazie alla compagnia del cane, aveva addirittura il 33 percento di rischio in meno di morire prematuramente rispetto a chi viveva solo ma senza "Fido" in casa. È statisticamente provato, infatti, che chi ha un cane fa più attività fisica di chi non lo ha e che accarezzare un cane riduce ansia, stress e con essi la pressione sanguigna.
(Fonte: tratto dall'articolo)