Anziani e tecnologia è un connubio possibile, come emerge dai recenti dati Istat. L’utilizzo delle rete ha un notevole impatto sulla vita degli anziani perché amplia le possibilità di comunicazione, socialità, informazione e accesso ai servizi: nell’ultimo decennio (2008/2018), la quota di utenti regolari di Internet nell’ambito della popolazione europea tra i 65 e i 74 anni è più che triplicata, passando dal 16% al 52%.
E l’Italia non è da meno. Nel nostro Paese infatti, la percentuali di utenti della rete over 65 è più del 21,7%. Il dato va letto incrociando altri fattori, quali età, generazione e sesso del campione. Da questi incroci, in particolare, si evince che gli anziani dagli 84 anni in su sono meno catturati dal web rispetto alle persone tra 65-69 anni che lo utilizzano invece regolarmente.
L’attività più diffusa è la messaggeria istantanea (per il 70,7%); seguono lettura dei giornali (57,6%) e ricerche sanitarie (47,7%). Le donne più anziane sono più attratte dalla messaggeria istantanea (78,5%), e dall’utilizzo dei social network (37,1&); gli uomini anziani, invece, usano di più il web per scambiare mail (70,8&) e ascoltare musica (28,5%). In generale le attività di comunicazione on line sono svolte da un quinto della popolazione over 65 e il dispositivo più usato è lo smartphone, a breve giro seguito da pc e tablet.
Ovviamente in questa fascia di età incide l’educazione: visto che nel 2018 la differenza di utilizzo tra gli utenti regolari over 65 con almeno un diploma e chi al massimo ha la licenza media è di 37,6 punti per gli uomini e 32,1 punti per le donne.
(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)