Un nuovo esame del sangue, già sul mercato, misura i livelli di proteina p-tau 217 (biomarcatore per malattia di Alzheimer precoce) e, secondo gli autori di uno studio pubblicato su Jama Neurology, potrebbe essere utilizzato per lo screening della malattia nella popolazione over-50.
I test finora a disposizione erano o molto invasivi o come nel caso di quelli di imaging (risonanza magnetica o PET), non adatti ad uno screening di popolazione, perché costosi e disponibili solo in pochi centri. Il test della p-tau 217, secondo gli autori dello studio, permettendo di rivelare l'Alzheimer in fase molto precoce, aprirebbe la strada ai nuovi farmaci, mirati a rallentare o a bloccare l'evoluzione di questa malattia neurodegenerativa.
Prima, cioè, che il danno a carico del parenchima cerebrale si consolidi. Secondo un altro studio dello University College di Londra, il nuovo esame del sangue sarebbe in grado di rivelare la presenza della malattia, fino a 15 anni prima della comparsa dei segnali. Secondo i ricercatori tutti gli over50 potrebbero essere sottoposti a screening per Alzheimer, ad intervalli di qualche anno, per intercettare sul nascere la malattia e procedere al trattamento.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)