Nella recente relazione del governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta emerge un quadro complesso per il futuro economico del sistema economico mondiale legato alla dinamica sempre più contenuta della produttività del lavoro, in un contesto internazionale di crescenti tensioni. Negli ultimi decenni, la produttività è aumentata a ritmi sempre più contenuti quasi ovunque nei Paesi ricchi, di fatto rallentando il ritmo di crescita economico.
Secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale citate nel rapporto, la crescita globale si arresterebbe intorno al 3% nei prossimi 5 anni. La causa è nel processo, già ampiamente in atto, sia in Italia che in Europa, che rende sempre più accentuati gli squilibri demografici a causa della persistente denatalità e del continuo allungamento della vita media.
La vita sempre più lunga di contingenti sempre più ridotti di nati ribaltano le piramidi per età ampliandone la cima e restringendone la base, mettendo in evidenza come una forza lavoro sempre più esigua dovrà sostenere il peso sempre più grave di un aumentato numero di dipendenti anziani.
Per ogni anziano ci sono tre persone in età da lavoro oggi in Italia, ma saranno meno di due in futuro; un sessantacinquenne vive oggi in media 20 anni, mentre ne viveva in media 15 nel1980. Il rilancio economico aprirebbe la strada al risveglio demografico e ad un aggiustamento degli squilibri numerici esistenti.
(Sintesi redatta da: D'Amuri Vincenzo)