“Un gancio al Parkinson” è l'associazione, tutta toscana, che usa il pugilato per contrastare i sintomi di questa terribile malattia degenerativa che irrigidisce progressivamente i muscoli, rendendo difficili i movimenti e la parola. Solo in Toscana ci sono oltre 20.000 casi, (più donne che uomini) dei quali 2.000 a Firenze. Negli ultimi anni, inoltre, l'età di esordio si è progressivamente abbassata, ci sono pazienti anche di 40-50 anni. 25 pazienti (17 uomini e 8 donne) di età compresa tra i 50 e i 75 anni sono seguiti gratuitamente, due volte a settimana, da istruttori di boxe, appositamente formati.
Secondo l’associazione, dopo i primi tre mesi di allenamento i pazienti mostrano un buon miglioramento dell’equilibrio, della postura e della coordinazione. Si muovono e camminano meglio e mantengono questi progressi nel medio e lungo periodo. Entro il mese di febbraio, infine, l’associazione pubblicherà il primo studio scientifico che analizzerà i benefici dati dalla boxe ai fini del rallentamento dei sintomi del Parkinson.
“Negli Stati Uniti, dove per la prima volta si è messo in pratica questo tipo di allenamento per i malati di Parkinson - informa il dottor Bertoni -, è già stato pubblicato uno studio, basato su 6 pazienti. Noi lo baseremo sui nostri 25 pazienti, grazie al contributo del nostro comitato scientifico, che è composto da medici esperti del settore, sia italiani che statunitensi”.
(Fonte: tratto dall'articolo)