Per la prostatectomia le più temute conseguenze sono l’incontinenza urinaria e l’impotenza. La prima può interessare fra il 6 e il 30% dei pazienti e questa variabilità deriva dal fatto che ancora oggi non c’è consenso sulla definizione di incontinenza urinaria . Inoltre l’incontinenza è legata a diversi fattori che possono essere preesistenti alla chirurgia prostatica (come malattie neurologiche o obesità) e può dipendere dalla tecnica utilizzata, nerve sparing o no, e dall’esperienza del chirurgo. Quanto all’impotenza, la frequenza con cui si verifica è estremamente variabile. Il recupero della funzionalità erettile risulta nettamente migliore in pazienti sotto i 65 anni. Inoltre possono influire altri fattori: patologie concomitanti (diabete, ipertensione , ipercolesterolemia), fumo, terapie anti-ipertensive che possono ridurre da soli la funzione erettile.
(Fonte: tratto dall'articolo)